02/05/2013 ˑ 

Una chiacchierata con il team di Room 0

Posted by Biennale


Jenna Cato Bass e David Horler sono la regista e il produttore di Room 0, senz’altro uno dei progetti più stimolanti e curiosi fra quelli selezionati per il primo workshop della prima edizione di Biennale College – Cinema. Descritto come un “gioco di società cinematografico”, Room 0 è un’esperienza cinematografica innovativa che invita lo spettatore ad essere davvero parte attiva del film. Li abbiamo incontrati per fare una breve chiacchierata sulla loro esperienza del workshop, su Room 0 e sul loro futuro.

Jenna e David ci hanno detto che “è stato un privilegio enorme poter avere del tempo solo per focalizzarsi su quello che non solo è un progetto complesso e impegnativo, ma che ha molti aspetti che sono inediti anche per noi. Quindi poter concentrarsi su queste cose, ed avere uno spazio genuino per pensare e lavorare, è stato meraviglioso e davvero utile”. Oltre a ciò, entrambi sono d’accordo sul fatto che l’ambiente del primo workshop, “circondato da filmmaker e tutor stimolanti, è stato molto favorevole nell’aiutarci con le idee e il brainstorming. È stato un grande piacere e abbiamo imparato un sacco”.

Regista e produttore stanno non solo lavorando su Room 0, ma anche su una serie di progetti che stanno sviluppando proprio ora: “Lavoriamo entrambi su diversi progetti allo stesso tempo, il che è emozionante e allo stesso tempo complicato! Gli altri progetti sono opere più narrative (relativamente parlando), quindi stare costantemente immersi nel mondo della narrazione, e la pratica nel farla, alimenta tutti i progetti e ci rende migliori in quel che facciamo”.

Oltre a Room 0, Jenna e David stanno lavorando assieme su due lungometraggi: Tok Tokkie e Flatland. Jenna sta anche sviluppando “un altro progetto ambientato in Australia e <3thelu<3, un film no-budget le cui riprese dovrebbero iniziare quest’anno”. David sta producendo un cortometraggio, The Flea, “dal regista e sceneggiatore emergente William Nicholson, e l’adattamento cinematografico di There are No Heroes, corto di fantascienza distopico tratto da Kyle Stevenson e Donald Leitch. Sto procurando i fondi per la co-produzione keniota Walls of Leila, e ho da poco cominciato a lavorare su due documentari sul mondo degli animali per il mercato sud-africano”.