In a Hungarian village with both Roma and Hungarian residents, a severe illness outbreaksparks tensions, driven by the Hungarians’ fear of contracting it from the Roma. The Roma link the disease to firewood aid from the same forest where villagers once transferred misfortunes through ancient rituals. The deputy mayor, facing the challenge of reconciling psychosomatic symptoms with a genuine medical condition, science and superstition, modernity and tradition, as well as the divide between the majority and minority, seeks solutions for both the community’s issues and his own personal destiny.
In un villaggio dove convivono sia Rom che Ungheresi, una grave ed improvvisa epidemia scatena tensioni. Mentre gli Ungheresi attribuiscono la colpa ai Rom per le loro precarie condizioni di vita, i Rom sospettano che la strana malattia sia legata alla legna da ardere appena ricevuta dallo stato come aiuto per l’inverno: i ceppi provengono infatti dalla stessa foresta in cui un tempo venivano depositate le disgrazie tramite antichi rituali.
Confrontato al caos, tra manifestazioni psicosomatiche e sintomi reali, scienza e superstizione, modernità e tradizione, il vice-sindaco, in carica degli affari sociali, cerca soluzioni sia per i problemi della comunità che per il proprio destino personale.