Nekisa Cooper è stata la prima ospite a presentare un caso di studio durante il primo workshop di Biennale College – Cinema. Nekisa ha prodotto diversi corti e documentari, e il suo primo film di fiction è stato Pariah, grande successo in giro per i festival che ha avuto la sua premiere al Sundance 2011. Diretto da Dee Ree, Pariah è un soggetto interessante grazie alla sua storia produttiva. Protagonista è la diciassettenne Alike, una ragazza afro-americana che deve confrontarsi con la sua omosessualità. Nekisa ne ha parlato con i team di registi e produttori, condividendo la sua esperienza nel campo del cinema a basso budget.
Pariah nacque come cortometraggio, ma fu concepito come lungometraggio sin dall’inizio. Mentre era impegnata in uno stage per Inside Man di Spike Lee, Dee scrisse la sceneggiatura del film, poi si trovò nelle condizioni di girare un corto e prese il primo atto di quella sceneggiatura (circa 30 pagine). Prodotto da Nekisa, che aveva lavorato con Dee per la Colgate-Palmolive, Pariah venne rifiutato dal Sundance, dal SXSW, da Tribeca, e finalmente ebbe la sua premiere a New York al NYU Fusion Film Festival nell’aprile 2007. Rachel Chanoff del Sundance Institute vide il corto e chiese a Dee se avesse un’idea per un lungometraggio: quello che poi sarebbe diventato il “lungo” Pariah. Partecipando al Sundance Screenwriters’ Lab nel 2007, al Directors’ Lab e al Producers’ Lab nel 2008, il team ebbe la possibilità di sviluppare il film in uno spazio creativo sicuro, e il supporto di Film Independent fu altrettanto fondamentale.
Nekisa scrisse un business plan molto dettagliato e preciso prima di presentarsi alle case di produzione. Il responso da parte di tutte non fu però esattamente quello che stavano sperando: la storia, pur ben scritta, era considerata “troppo nera e troppo gay”, rendendo la via del finanziamento privato l’unica possibile per produrre il film. Nekisa e Dee presero parte ai finanziamenti privati in prima persona, vendendo il proprio appartamento. Le sovvenzioni di diverse organizzazioni ed associazioni fecero comunque la loro parte, visto il loro supporto a livello di sussidi e difesa del progetto. Con un grosso nome come produttore esecutivo (lo stesso Spike Lee), il team era finalmente pronto per le riprese di Pariah. Ma per Nekisa fu anche un’esperienza estenuante, visto che ebbe a che vedere con il budget giorno per giorno, e la quantità di denaro non era sempre disponibile nella quantità che forse immaginava. Tuttavia si trattò di un problema che affrontò da sola senza dire nulla a nessuno, mantenendo la tranquillità che si era creata sul set.
Finite le riprese, Nekisa portò Pariah all’IFP Post-production Lab. Poi il team utilizzò Kickstarter per raccogliere denaro al fine di arrivare al Sundance, dove il film venne selezionato all’interno del concorso ufficiale. Pariah venne acquistato da Focus Features, dopo che Nekisa ebbe valutato la compagnia migliore tra quelle che si erano offerte per distribuire il film. Poi assieme alla compagnia scrissero un piano di marketing specifico per la distribuzione cinematografica e quella in dvd e Video On Demand.
Il caso appassionante di Pariah copre ogni singolo passo della produzione di un film, svelando la vita di un prodotto indipendente. Tempo, sacrifici, impegno: ma basta dare un’occhiata alle recensioni e ai premi vinti dal film… Ne è valsa la pena.